Il luogo sacro della proiezione de Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, quanto meno riconoscibile agli appassionati, è il Toho Cinemas di Tokyo (quello per intenderci da dove spunta dall’alto Godzilla) non tanto lontano da Shinjuku, a due passi dal famoso quartiere di Kabukichō. Nel caos cromatico e luminoso dei locali e localini, dei cosplayer che ti invitano nei maid café, va in scena il rituale del grande schermo. Succede per poter vedere, a pochi giorni dall’uscita in Giappone, il nuovo film, diretto e scritto dal Maestro, ispirato da una storia dello scrittore Genzaburô Yoshino, a 10 anni dall’uscita di Si alza il vento.
Un evento nell’evento (in patria, ad oggi, ha incassato quasi 54 milioni di dollari), scandito da tambureggiante merchandising, presente anche poco fuori dalle diverse sale di proiezioni, dove si possono comprare oggetti, tazze, giochi, tappetini per mouse, ognuno ispirato (e brandizzato) da-a Studio Ghibli, su più o meno tutte le pellicole finora uscite. Anzi, c’è molto di più. Da Uniqlo, il famoso colosso asiatico d’abbigliamento, qualche giorno dopo si trovano già alcune T-Shirt (figlie di una capsule collection creata ad hoc) a testimonianza di una celebrazione in atto e dovuta, ma che evocano però Totoro e altri personaggi, altre sfumature.
Nel biglietto il titolo originale (tradotto in inglese) rimane (e rimarrà) How Do You Live?, una domanda diretta, aperta, forse una riflessione ulteriore ed esistenziale dello stesso Miyazaki sul senso delle cose, dei rapporti, dell’arte, sul futuro, anche suo. Ipotesi, suggestioni, anche perché nel mercato americano ed europeo, di lì a poco, cambierà, trasformandosi definitivamente in The Boy and the Airon (ha aperto il Toronto Film Festival), e in Il ragazzo e l’airone, più consono, se volete, alla storia vista, che in Italia, si è saputo, uscirà il 1° gennaio 2024 distribuito da Lucky Red.
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di Andrea Giordano www.wired.it 2023-09-17 04:50:00 ,